Crisantemi in vaso – Come prendersene cura e farli durare in casa

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Per indurre i crisantemi a sbocciare rigogliosi tutti gli anni bastano poche attenzioni: ricovero invernale, tagli mirati, acqua e concime. Così invece di buttarli si recuperano e si risparmia ogni anno.

Da vari anni i crisantemi in vaso della varietà “Multiflora”, detti “coreani”, ovvero quelli a vegetazione compatta semisferica che in epoca autunnale si ricopre di innumerevoli fiori di piccola-media dimensione dalle più svariate tonalità, trovano ampio impiego per l’arredo di spazi verdi privati e pubblici. Generalmente questi crisantemi vengono acquistati a inizio fioritura e possono essere collocati in piena terra a formare aiuole di grande effetto scenografico, oppure essere lasciati nel proprio vaso per abbellire angoli di giardino o di terrazzo.
In genere in un mese i fiori seccano, marciscono e la pianta viene in genere buttata. Invece i crisantemi sono piante perenni che con poche cure appropriate possono durare negli anni e regalarci grandi soddisfazioni.

Tanti pregi dei crisantemi

Non più considerati fiori unicamente destinati a commemorare il ricordo dei defunti, questi crisantemi riscuotono grande successo come elementi decorativi, grazie ad indiscutibili pregi quali:
effetto ornamentale,
alta resistenza alle più comuni malattie,
ampia tolleranza alle basse temperature che permette la fioritura anche in periodo invernale,
vasta gamma varietale per pezzatura (diametri della chioma compresi tra 20 e 60 cm) e colore dei fiori,
scalarità della fioritura (si possono avere varietà già pienamente sbocciate in settembre e altre, la maggior parte, in epoca compresa tra fine ottobre e metà novembre),
prezzi decisamente contenuti.

Il riposo vegetativo

Il ciclo di fioritura dei crisantemi normalmente termina per l’effetto negativo di persistenti livelli termici al di sotto dello zero o a seguito delle prime nevicate di stagione: i fiori perdono consistenza, iniziano a decolorare per poi disseccare, marcire o annerire completamente. Questo processo di senescenza è più veloce nelle varietà a fiore chiaro (bianco, giallo, rosa) e più lento in quelle a tonalità scure (arancione, rosso, viola). La pianta tuttavia non muore ed è in grado, terminata la stagione fredda, di ricacciare nuovamente dalla base.

Cosa fare dopo la loro fioritura?

Le piante che abbiamo sul terrazzo, in vaso, o anche in giardino, in piena terra, una volta terminata la fioritura appaiono un po’ disordinate e richiedono una rimonda! Vi consiglio di procurarvi una forbice da potare ben affilata e un paio di guanti,  e di seguire questi pochi consigli:

– Tutti i fiori appassiti vanno recisi: è importante che la forbice abbia le lame ben affilate poiché il loro peduncolo è abbastanza duro e filamentoso; meglio che il taglio sia bello netto e preciso, privo di sfilacciature.

– La forma della pianta, in questa fase, è solitamente disordinata, complici anche le piogge, frequenti in questo periodo dell’anno, che hanno appesantito la pianta. Per rendere il cespuglio più fitto e compatto, è meglio raccorciarne i rami, solitamente di un terzo rispetto la loro lunghezza, anche se non esiste una regola ben precisa, l’importante è che venga data una forma regolare alla chioma del cespuglio, abbassandone i rami soprattutto quelli troppo lunghi e irregolari. In questo modo, la pianta è stimolata ad emettere germogli laterali, che andranno a crescere infittendola.

Questa potatura è molto importante per il crisantemo, poiché lo aiuterà a fiorire più abbondantemente il prossimo anno! I nuovi germogli che si svilupperanno lateralmente, infatti, saranno proprio quelli che daranno origine alla prossima fioritura!

– Ricordatevi che è una buona pratica quella di eliminare le foglie basali della piantina: sono quelle più vecchie, probabilmente già ingiallite o mezze secche, che, a contatto con il terreno umido, corrono il rischio di marcire e favorire lo sviluppo di malattie fungine dannose per la pianta. Per fare questo, utilizzate un semplice defogliatore, leggero e maneggevole. 

– Con un piccolo sarchiatore manuale, ripulite il terreno alla base della pianta, eliminando residui vegetali ed erbacce.

– Quindi, distribuite uno strato di corteccini (‘bark’) alla base, sulla superficie del suolo. Questa pacciamatura servirà a proteggere dal freddo l’apparato radicale della pianta e, allo stesso tempo, a isolarla dall’umidità del terreno. Inoltre, l’aspetto della pianta apparirà sicuramente più ordinato e pulito!

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