Come coltivare il basilico tutto l’anno in vaso a casa e sul balcone

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Il basilico è una tra le piante più utilizzate nella dieta mediterranea, caratterizzato dalle foglie verdi splendenti ed utilizzato per una vastità di ricette. Il basilico fresco può essere utilizzato per dare un tocco finale al condimento delle pietanze e in questo modo sarà possibile apprezzarne pienamente il suo sapore e le sue proprietà organolettiche, oppure può essere impiegato come ingrediente base nella preparazione del pesto di basilico. Il suo olio essenziale può essere utilizzato anche per la preparazione di liquori e profumi: il suo aroma è estremamente riconoscibile, così come il suo profumo che è oltretutto un grande deterrente per le zanzare.
Il basilico è una pianta erbacea annuale aromatica, originaria della famiglia dell’Ocinum Basilicum, nasce in India e nel periodo di Alessandro Magno arriva in Italia e in Grecia. L’altezza della pianta può raggiungere anche i 60 cm e le foglie hanno colori che vanno dal verde pallido a quello intenso, ma possono variare e raggiungere anche le tonalità del viola e del porpora in base alla tipologia della pianta. Le foglie sono lunghe in genere dai 2-5 cm e i colori dei fiori vanno dal bianco al rosa, mentre i semi sono di colore nero.

Come coltivare il basilico in vaso

La coltivazione del basilico non richiede tecniche particolarmente complesse, ma bisogna utilizzare e seguire con attenzione alcune pratiche di coltivazione abbastanza semplici e basilari. E’ importante garantire al raccolto delle condizioni ideali in modo da ottenerne i massimi benefici. Innanzitutto, uno tra i fattori fondamentali è il clima: la crescita del basilico avviene con temperature miti e di solito non bisogna scendere al di sotto dei 10 gradi centigradi.
Il terreno da scegliere è ad impasti misti, ovvero quei terreni che sono ricchi di sostanze nutritive, in modo da garantire un buon drenaggio senza che l’acqua ristagni. Il basilico richiede molta acqua, quindi occorre prevedere annaffiature frequenti ed abbandonati, di solito la pianta andrà innaffiata al mattino e al tramonto, in modo che il terriccio resti leggermente umido.
Il basilico è una pianta annuale, quindi germoglia a primavera, durante i mesi più caldi è rigogliosa, mentre tende ad appassire piano piano, da ottobre/novembre fino al mese di febbraio.

Terreno ideale per la coltivazione del basilico


Alla base del vaso bisognerà posizionare un letto di cocci e ghiaia per poter favorire il drenaggio dell’acqua, e – prima di iniziare con la semina – andrà riempito con un terriccio morbido e ben inumidito.
Dopo aver preparato la base di terriccio, i semi andranno distribuiti in maniera uniforme, questi poi andranno ricoperti con dell’altro terriccio, in modo da creare uno strato di pochi centimetri. I semi nel terreno andranno distanziati di almeno 8 cm gli uni dagli altri.  Dopo qualche settimana ci sarà la comparsa dei primi germogli: il periodo consigliato della semina è quello della primavera avviata, quando le gelate sono finite, o qualche mese prima se la piantina è posizionata in un ambiente protetto. Le temperature ideali di crescita sono tra i 20°C e i 25 °C, facendo attenzione a non scendere al di sotto dei 10°C.


È molto importante, quindi, scegliere la giusta sede, perché la pianta – come già anticipato sopra – ha bisogno di almeno 6-8 ore al giorno di sole. Pertanto, se la scelta ricade sul vaso in balcone, questo andrà posizionato in una parte soleggiata e non molto ventosa. Se il vaso è collocato, invece, all’interno di una casa, è consigliabile posizionarlo su un davanzale esposto alla luce del sole e lontano dalle correnti. Il terriccio, come già accennato in precedenza, dovrà essere soffice per la semina, mentre quando le piantine saranno messe a dimora, è opportuno utilizzare un terriccio universale arricchito con il compost.
Vivete in un luogo dove c’è poca luce o volete coltivare il basilico tutto l’anno? Niente paura! Se siete orientati a una coltivazione indoor del basilico, per poter fornire alla pianta la giusta quantità di luce potete supportare questo tipo di coltivazione con una lampada al LED, garantendo alla pianta una luce diretta artificiale e fredda, per un periodo di 10-12 ore al giorno. Sostituendo la luce solare con il LED, il risultato sarà ottimale.

Come bisogna prendersi cura della pianta di basilico

Quando la pianta sarà cresciuta, questa avrà bisogno di cura, per esempio bisognerà rimuovere i fiori ogni volta che si formano in modo da dar vita a nuove foglie. Il terreno dovrà essere costantemente umido, ma attenzione ai ristagni d’acqua. Durante il periodo che va dalla semina al raccolto, bisogna sempre assicurarsi di annaffiare la pianta nella giusta quantità, così da poter evitare che il basilico si appassisca; se il basilico rimane molto esposto al sole allora bisognerà annaffiarlo nuovamente dopo il tramonto.

Le malattie del basilico

Le malattie del basilico – come la presenza di funghi parassiti Fusarium Oxysporum o Botrytis Cinere – sono riconoscibili con la presenza di foglie bianche o gialle.
Per una crescita sana e rigogliosa, è consigliabile effettuare anche una potatura per eliminare gli apici vegetativi e i fiori, quando la pianta ha raggiunto i 15 cm di altezza. Si può iniziare con l’utilizzo di un paio di forbici, che andranno sterilizzate con la lama ricoperta di mastice, quest’ultimo è un prodotto che cicatrizza evitando l’attacco di parassiti e malattie fungine. La raccolta del basilico è effettuata con estrema semplicità, ovvero andando a staccare le foglioline all’occorrenza; il periodo consigliato sarà quello del mese di luglio e agosto. Se volete, invece, raccogliere i semi, per la semina dell’anno seguente, andranno selezionate le piante più robuste in modo che non sia concimate.

Il basilico può essere conservato per qualche giorno in frigorifero, in tal caso è opportuno avvolgerlo in un panno da cucina, altrimenti si può anche congelare e conservalo per qualche anno.
In casa è possibile coltivare sia il basilico classico aromatico ma anche quello rosso, che ha un colore viola e un sapore molto particolare. Le condizioni climatiche per lo sviluppo sono le stesse per quello classico, anche se necessita di vasi più grandi: per ogni vaso andrà inserito una pianta.

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